giovedì 16 dicembre 2010

Scarrupata di Barano

Questa zona si estende da Punta S.Pancrazio a Capo Grosso. Dal mare si vedono a destra le lave del duomo di Monte Vezzi, ricoperte dai prodotti dell'eruzione esplosiva del Pignatiello e dai prodotti del Tufo Verde. Sopra il Tufo verde, in cima al Monte Vezzi, si vedono i prodotti di un'eruzione esplosiva più recente, probabilmente avvenuta da un centro eruttivo locale in un periodo compreso tra l'eruzione del Tufo verde e quella di Piano Liguori.
I prodotti affioranti lungo la Scarrupata sono suddivisi stratigraficamente in Formazione inferiore e superiore. Quella inferiore comprende prodotti di attività esplosiva collocata nel primo ciclo eruttivo di Ischia. Sono riconoscibili i prodotti di almeno tre grosse eruzioni esplosive, con spessore totale di circa 100 m, separati da paleosuoli e superfici di erosione.
La Formazione superiore della Scarrupata di Barano ha uno spessore di circa 85 m (che cresce fino a 200 m sul fianco di Monte Vezzi) ed è costituita da strati di pomici da caduta e da brecce interstratificate con livelli di scorie saldate. Verso Monte Vezzi, a questi prodotti si alternano anche flussi di lava.
Dal centro del Vateliere ci si dirige verso Piedimonte e si prosegue lungo la statale. Da qui si può tornare a Porto d'Ischia, oppure proseguire verso Fiaiano. Il paese di Fiaiano è affacciato su Porto d'Ischia e si trova sopra la colata dell'Arso, alla quale si arriva seguendo la segnaletica dopo aver passato il centro abitato.