mercoledì 15 dicembre 2010

La sorgente di Buceto

La sorgente di Buceto ha fornito acqua potabile agli ischitani sin dal passato e ha assicurato loro per lungo tempo la possibilità si svolgere tutte le attività,quelle agricole e quelle legate ai bisogni quotidiani.
Attraverso l’acquedotto dei Pilastri è stato possibile trasportare le acque sorgive di Buceto fino al Borgo di Celsa, oggi Ischia Ponte.
La fonte di Buceto in un primo momento riusciva a soddisfare le esigenze della popolazione in continua crescita fino al 1800, quando l’acqua non fu più sufficiente alle diverse richieste.
Nel 1580 il cavaliere Orazio Tuttavilla , governatore dell’isola d’Ischia ebbe l’incarico di costruire un acquedotto che provvedesse alla necessità di acqua degli abitanti del borgo di Celsa. Egli pensò di far arrivare da Fiaiano l’acqua della sorgente di Buceto.
Finanziati dal popolo con una forte tassa sui cereali,i lavori iniziarono nel 1590 e terminarono, con alterne vicende, nel 1759.
In quell’anno furono costruite due fontane nella piazza del Borgo,dietro la chiesa cattedrale di fronte alla quale venne posta una lapide che ricordava l’avvenimento.
Nel 1853 da Ferdinando II fu ordinata la costruzione di un acquedotto militare che portasse l’acqua fino a Villa dei Bagni “Porto d’Ischia” ed al palazzo Reale,dove sul muro esterno del cancello di entrata, venne eretta una fontana pubblica.
Tre allacciamenti permettevano il rifornimento d’acqua anche agli abitanti di Fiaiano e in parte di Barano.