mercoledì 15 dicembre 2010

Il Mare

Il “nostro” mare è prima di ogni altra cosa un “mare pieno di storia”, antico come la civiltà da cui discendiamo.
Il “Naufragio di Pithecussai”,dipinto sul collo di un cratere ritrovato nella valle di S.Montano ,è il più antico esempio di pittura vascolare ed anche una delle immagini più lontane nel tempo che ha come protagonista il nostro mare.
Una grande nave capovolta,che conserva ancora il remo di governo al suo posto , sotto la poppa ricurva, è circondata da sagome di esseri umani e pesci che coprono fittamente lo “spazio marino” fino ad identificarsi con esso.
Interessante è il disegno di una grande quantità di pesci di forme e grandezze diverse, molto somiglianti ai pesci che attualmente vivono nel nostro mare e che noi tutti conosciamo.
Gli studiosi ritengono che le sagome più grandi siano quelle dello squalo bianco , mentre le più piccole ricordano la nostra Orata o la Spigola.
Così rappresentato il mare , non solo elemento liquido , ma insieme di esseri viventi, pesci , uomini e acqua, per voler sottolineare che il mare è vita e che la sua storia è una storia di vite , di uomini e di popoli che su di esso vi svolgono da sempre la loro esistenza.
Dall’ VIII secolo a.C. ad oggi quanto “mare” è passato intorno alla nostra isola!
A guardarlo sembra sempre lo stesso , con il suo colore blu ed i suoi pesci dai mille colori!Eppure sappiamo tutti quante cose siano cambiate dal “Mare Nostrum” ad oggi , sia in superficie sia in profondità.

Ischia è collegata alla terraferma da un’ampia piattaforma sommersa, lunga numerosi chilometri quadrati che variano in profondità dai 4 ai 50m di profondità.



I fondali del versante occidentale sono rocciosi e frastagliati, con la presenza di Fanerogame, tra cui praterie di Posidonia oceanica e di Cymodocea nodosa; invece i fondali del versante di oriente cadono a strapiombo , a grandi profondità , dove si annidano organismi coloniali con il favore delle diverse correnti che lambiscono le coste dell’isola. Queste rispecchiano la tipologia dei fondali: falesie rocciose,ripide a sud-est,sabbiose,con ampie insenature,poco rientranti,limitate da punte o da promontori, a nord-ovest.
I 36 chilometri di coste dell’isola rivelano la sua natura vulcanica nella grande varietà di piccole baie,di insenature,di grandi distese di spiagge, con grotte affioranti o sommerse,archi naturali subacquei.
La morfologia varia ed accidentata di tutto il territorio,interno,esterno, sommerso è all’origine della sua eccezionale bellezza naturale.


L’isola d’Ischia nei suoi fondali marini è circondata dalle “praterie” di Posidonia oceanica che formano attorno ad essa una cintura verde che si continua al largo collegandola con Procida e Vivara.




La Posidonia è una Fanerogame ( una pianta completa con radici, rizoma, e foglie) simile alle piante terrestri. Probabilmente è una pianta terrestre che, in era preistorica è migrata nel mare , adattandosi all’ambiente. Si riproduce attraverso organi ben visibili : i fiori , e la dispersione del polline avviene attraverso l’acqua. Le foglie sono nastri-formi, di colore verde, lunghe anche un metro, ogni foglia risulta formata da tre parti: la base, il lembo preposto alla fotosintesi che, con l’accrescimento si stacca per cui, lungo i litorali, in autunno, spesso si vedono ammassi di queste foglie trasportate dalla corrente.
I fiori sono ermafroditi e raggruppati in piccole infiorescenze di colore verde; il frutto, chiamato “oliva di mare”, giunto a maturazione, si stacca dalla pianta madre e galleggiando sul mare viene portato lontano; il seme , caduto sul fondo, può germogliare dando origine ad una nuova pianta; se le condizioni sono favorevoli, si colonizzano, in vaste aree, dando origine alle praterie che si estendono a circa 30 – 35 m di profondità .
Le praterie di Posidonia costituiscono un “ecosistema” vario e importante per i microrganismi batterici ( alghe unicellulari) che si attaccano alle parti giovani delle foglie e che a loro volta costituiscono fonte di cibo per molti animali. Infatti vi si trovano rappresentanti di tutti i tipi zoologici: invertebrati semplici, quali spugne e celenterati e forme più complesse come crostacei, molluschi, echinodermi, briozoi, tunicati fino ai vertebrati quali pesci.
Le praterie di Posidonia rappresentano una ricchezza importante per il nostro mare sia perché con la fotosintesi, arricchiscono l’acqua e l’aria di ossigeno liberandola dall’anidride carbonica sia perché costituiscono la casa e il cibo per molti animali microscopici e non.
Per tale motivo i comuni dell’isola, in collaborazione con il centro di ricerca sulla Posidonia all’acquario di Ischia e di Napoli, vogliono creare un’ area marina protetta proprio dal castello di Ischia e Procida per impedire la distruzione di questo patrimonio.