mercoledì 19 gennaio 2011

Ischia terme

Le Terme di Ischia

Ischia è conosciuta nel mondo per la bellezza del mare, per le sue particolari condizioni climatiche e ambientali ma anche e soprattutto per le sue acque termali che furono già utilizzate ed apprezzate dai greci, dai romani, da illustri personaggi come Garibaldi e il Conte di Cavour ed oggi da persone provenienti da tutto il mondo che possono godere di una ampia offerta sia di strutture ricettive che di stabilimenti termali sparsi un tutta l’isola.

Un po’ di storia
Numerosi reperti archeologici rinvenuti nel sito di Pithecusa, antico nome dell’isola, testimoniano che l’acqua termale di Ischia era conosciuta ed utilizzata già nell’VIII secolo a.c. dai coloni greci, ad esempio per guarire le ferite di guerra. Furono però i romani, come in molti altri casi, a realizzare i primi stabilimenti termali e a valorizzare sistematicamente le proprietà benefiche anche se le eruzioni vulcaniche e i terremoti che avrebbero colpito più volte l’isola nei secoli hanno cancellato quasi traccia di insediamenti tranne alcune testimonianze di un tempietto dedicato alle Ninfe Nitrodie, custodi delle acque. Se non esiste alcuna testimonianza dell’uso delle terme di Ischia nel Medioevo, ve ne sono di significative dell’epoca rinascimentale a partire dalla pubblicazione alla fine del ‘500 del trattato “De Rimedi Naturali che sono nell’Isola di Pithecusa, hoggi detta Ischia” nel quale un medico calabrese, Giulio Iasolino dell’Università di Napoli, riportò il suo censimento – il primo mai effettuato – delle sorgenti termali dell’isola, la sua analisi della composizione delle acque ed osservazioni sul loro utilizzo per varie patologie che restano ancora puntuali e valide. Agli inizi del ‘600, quindi, un gruppo di nobili napoletani finanziò la realizzazione a Casamicciola del “Pio Monte della Misericordia” per offrire anche ai meno abbienti la possibilità di curarsi alle terme fino ad allora una prerogativa solamente dei ricchi borghesi. Nei secoli successivi sorsero nell’isola vari stabilimenti termali, unitamente a strutture ricettive e la fama di Ischia come rinomata stazione di cura e soggiorno crebbe sensibilmente, attirando anche diversi personaggi illustri come Giuseppe Garibaldi, che volle ritemprarsi lì dopo le fatiche della battaglia di Aspromonte, Camillo Benso Conte di Cavour fino al grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Dagli anni ’60, quindi, venne ulteriormente potenziata la capacità ricettiva dell’isola e l’utilizzo delle sorgenti termali, grazie soprattutto all’intervento finanziario ed imprenditoriale del Cav. Angelo Rizzoli, aprendo definitivamente la strada alla fama di Ischia come una delle più importanti stazioni di cura a livello internazionale.
Le acque termali
Nell’intero territorio dell’isola di Ischia si contano ben 29 gruppi di sorgenti termali da cui scaturiscono 103 emergenze sorgive e 69 gruppi fumarolici. La maggior parte dei campi fumarolici e delle sorgenti termali si trovano lungo tutta la fascia idrocostiera dell’isola ma polle di acqua bollente scaturiscono anche sul fondo marino e getti di vapore acqueo si possono ammirare, soprattutto nei giorni più freddi, mentre scaturiscono dalle fenditure del suolo sulla costa o lungo i crinali dell’Epomeo. Nonostante l’elevato numero di sorgenti, le acque termali di Ischia hanno tutte in comune la radioattività e possono essere classificate, per composizione chimica e proprietà terapeutiche, in quattro grandi gruppi.
Il gruppo di acque salso-bicarbonato-alcaline ipertermali, caratterizzate da temperature molto elevate che vanno dai 40° ai 90° e in gran parte localizzate nel Comune di Casamicciola, sono particolarmente indicate per la cura delle malattie dell’apparato digerente, delle malattie del ricambio, delle malattie cerebro-spinali, delle affezioni delle mucose respiratorie e delle affezioni ginecologiche, oltre che per la cura dei postumi da lesioni violente come le fratture e le lussazioni.
Nella località di Lacco Ameno si trovano invece acque salso-solfato-alcaline-calcio-magnesiche, la loro temperatura non supera i 40°-45° e sono raccomandate nel rachitismo, nelle affezioni reumatiche ed artritiche e per l’ipocondria.
Le acque del Comune di Ischia sono di tipo salso-solfato-alcalino oligominerale, utilizzabili sia per via interna che esterna e utilizzate specificamente per la cura di affezioni dell'apparato genitale femminile e dei disturbi della menopausa.
L’ultimo gruppo di acque è localizzato nel Comune di Forio, sono acque clorurato-sodiche termali e adatte, oltre che per le terapie curabili con tutte le altre acque di Ischia, nella cura delle malattie del ricambio, del sistema endocrino e di quelle otorinolaringoiatriche e respiratorie.

Gli stabilimenti termali
La notevole presenza di sorgenti termali sparse in tutta l’isola di Ischia ha fatto sì che nascessero e si sviluppassero nel tempo decine di stabilimenti termali, molti dei quali presenti anche all’interno delle strutture alberghiere o comunque ad esse collegate. Qui si possono praticare tutti tipi di terapie termali e, in moltissimi casi, anche cure estetiche, così come negli altrettanto numerosi centri benessere presenti nell’isola.
Da segnalare la presenza anche di diversi Parchi Termali di vasta estensione, generalmente ubicati nelle prossimità delle spiagge e dunque attrezzate con piscine sia di acqua termale che di acqua di mare, con strutture ricreative e di soggiorno.
Turismo nei dintorni
Ischia non significa solo terme ma anche turismo balneare, archeologico e più in generale culturale. Se il repertorio archeologo e storico è assai ricco (interessanti reperti sono conservati e ammirabili nel Museo Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno), l’attrazione principale dell’isola è rappresentata dal Castello Aragonese, al centro di una cittadella fortificata che si trova nel mare antistante la località di Ischia Porto, ad essa collegata tramite un ponte, per molto tempo utilizzata come rifugio della popolazione dai frequenti attacchi dei corsari.
Ischia, la più grande delle isole del Golfo di Napoli a parte dell’arcipelago flegreo insieme a Procida e Vivara ed è collegata al capoluogo campano tramite un efficiente servizio di traghetti ma anche ad altre località, soprattutto nei mesi estivi, come Capri e Procida.
Imperdibile, se si dispone di tempo sufficiente, una gita alla Costiera amalfitana, circa 50 chilometri di costa che vanno da Vietri a Positano attraversando località come Cetara, Ravello ed Amalfi, e che rappresenta nel complesso una delle mete turistiche più famose del mondo. Poco distante da Napoli, è il Parco del Vesuvio che offre la possibilità di raggiungere a piedi la sommità del vulcano ed ammirare, oltre all’immenso cratere, anche un paesaggio che comprende il golfo di Gaeta, la penisola sorrentina