mercoledì 15 dicembre 2010

Le terme nella storia

L’impiego delle acque termali nel bacino del Mediterraneo,era conosciuto fin dai tempi antichi come evidenziano le numerose testimonianze archeologiche.
I greci praticavano i bagni in acque calde e ritenevano che i vapori che sgorgavano dalla terra avessero un significato sovrannaturale. Non è un caso che presso località termali sorgessero importanti templi come quello di Olimpia e quello di Apollo a Delfi,dove la Pizia,avvolta dai fiumi,prediceva il futuro con le parole oscure. Per gli antichi la presenza di divinità spiegava i poteri terapeutici e le proprietà caratteristiche delle acque delle acque termali.
I romani esaltarono l’uso delle terme come luogo di cura e di relax. Realizzarono nella sola città di Roma più di 800 stabilimenti termali,pubblici e privati.
I romani sfruttarono le acque sia per finalità igieniche che per scopi curativi, fino a quando il bagno non diventò un raffinato piacere. Le terme così diventarono un luogo di incontro come il Foro e attorno agli stabilimenti furono creati parchi e giardini, musei e biblioteche.
La frequenza ai bagni termali coinvolgeva persone appartenenti a tutte le classi sociali e per tale ragione il costo d’ingresso era contenuto.
Molti medici romani,tra cui Plinio e Galeno,studiarono gli effetti dell’uso delle acque termali,tentando una classificazione delle loro caratteristiche.
Nel corso del medioevo l’uso delle acque terme fu finalizzato al solo uso terapeutico. In questo periodo lo studio scientifico fu affiancato da credenze popolari che attribuivano alle acque particolari effetti.
Molti gli studi di medici e scienziati a partire dal XII secolo,come il De balneis puteolanis di Pietro da Eboli che descrisse le proprietà di 35 sorgenti campane.
Dal XVII secolo in poi le località termali si trasformarono in centri di villeggiatura e di vita moderna che richiamavano persone dall’intero continente. Anche le terme si trasformarono nell’architettura e si adeguarono nelle strutture alle innovazioni terapeutiche,acquisite con i continui studi scientifici.
Dopo le due guerre mondiali il termalismo di élites lasciò il posto a un termalismo “sociale”che tuttora coinvolge un numero considerevole di persone.