
La ricchezza del mare dell'AMP "Regno di Nettuno" si intuisce osservando la perimetrazione dell'area su di una mappa. La prima cosa che colpisce ed incuriosisce è uno "strano" prolungamento verso nord, di due miglia di larghezza, che si stende verso la località di Cuma, in terraferma per una lunghezza di otto miglia. Quella stranezza, che corrisponde al cosiddetto Canyon di Cuma, rende il Regno di Nettuno un'area unica nel Mediterraneo. In realtà il prolungamento estende la protezione dell'AMP all'incredibile ricchezza in cetacei (delfini, balene, capodogli..) di questo tratto del Mediterraneo.
L'altra emergenza che viene racchiusa dai confini dell'AMP è una straordinaria prateria di Posidonia oceanica, che circonda per decine di chilometri quadrati le isole, con particolare riguardo ad Ischia.

I fondali ed il mare dell'AMP "Regno di Nettuno" comprendono una assoluta varietà di ambienti, comprendendo aree di coralligeno, con incredibili formazioni di alghe rosse, madrepore e coralli. Caratteristico di Ischia è il falso corallo nero "Gerardia savalia" presente lungo il costone della torre di S. Angelo.
Le acque del Regno sono frequentate da tutte le specie ittiche tipiche degli ambienti rocciosi mediterranei, ma anche al centro di flussi migratori di totani e calamari e di tutte le specie del pesce azzurro e dei piccoli tunnidi.
L'area ad ovest, verso l'Isola di Ventotene e l'area a Nord sono le zone mediterranee che presentano la più alta densità di mammiferi marini, con la contemporanea presenza di tutte le specie che vivono in questo mare. La loro densità è tale da portare ad una regolamentazione tale da limitare i frequenti ferimenti di balene, capodogli e delfini da parte delle navi e dei motoscafi che transitano ad alta velocità.
II Canyon di Cuma, in particolare ospita la più importante famiglia presente nel Mediterraneo di Delfino Comune che, a dispetto del nome, è oggi a rischio ed inserita nella lista rossa delle specie in via di estinzione.
Le acque del Regno sono frequentate da tutte le specie ittiche tipiche degli ambienti rocciosi mediterranei, ma anche al centro di flussi migratori di totani e calamari e di tutte le specie del pesce azzurro e dei piccoli tunnidi.
L'area ad ovest, verso l'Isola di Ventotene e l'area a Nord sono le zone mediterranee che presentano la più alta densità di mammiferi marini, con la contemporanea presenza di tutte le specie che vivono in questo mare. La loro densità è tale da portare ad una regolamentazione tale da limitare i frequenti ferimenti di balene, capodogli e delfini da parte delle navi e dei motoscafi che transitano ad alta velocità.
II Canyon di Cuma, in particolare ospita la più importante famiglia presente nel Mediterraneo di Delfino Comune che, a dispetto del nome, è oggi a rischio ed inserita nella lista rossa delle specie in via di estinzione.